venerdì 29 giugno 2012

Moto, scooter e "Qualità del Traffico"

La foto postata sopra è presa in prestito dal sito sicurmoto.it e mi ricollego all'articolo che la foto stessa accompagna: In moto al lavoro. Con il 10% di motociclisti il traffico si ridurrebbe del 40%.
Comprensibilmente ognuno tira l'acqua al suo mulino, io certamente a quello delle due ruote non motorizzate, ma mi sembra interessante che nessuno guardi mai alla qualità del traffico.
Mi spiego: la ricerca evidenzia che -andando in moto- si impiega meno tempo che in auto. Cito testualmente: “se per spostarsi  durante l’orario di punta, il 10% dei conducenti fosse stato alla guida di una moto invece dell’auto il traffico ed i tempi di percorrenza si ridurrebbero drasticamente”.
E fin qui, se sorvoliamo su un paio di virgole mancanti e sulla consecutio temporum, siamo tutti d'accordo.

Ma la foto sopra mi permette di allargare il discorso.
Che a Roma ci sia traffico va messo in conto. Non è questione di opinioni: c'è ed è il più intenso d'Italia (anche se ogni automobilista di altre località dice che nella sua città è peggio). Ma quel che rende tremendo stare nel traffico di Roma è l'enorme caoticità che lo caratterizza.
E una parte essenziale dell'assoluto caos che caratterizza la mobilità stradale nella Capitale è data proprio dalle due ruote! Magari mi sto facendo dei nemici dicendolo, ma è sempre più evidente che le due ruote, gli scooter in particolare, non sono la soluzione, ma sono il problema!
Ok, ok, diciamo che sono una parte del problema.

Slalom a tutta velocità, totale mancanza di segnalazioni dei cambi di direzione, passaggi sui marciapiedi, attraversamenti col rosso, sorpassi a destra, invasioni della corsia opposta, totale mancanza di rispetto delle strisce pedonali e dei limiti di velocità.
Sono certo che questo elenco di gravi violazioni al codice della strada è largamente incompleto: basta osservare il comportamento medio dei centauri, specie degli scooteristi, per vedere un incredibile campionario di tali violazioni.
Per non parlare dell'aggressività di molti nei confronti di automobilisti, pedoni e -naturalmente- ciclisti.
Non di tutti, certo, e mi scuso con quelli corretti per averli messi nel calderone. Ma di troppi sì!

Qualità del traffico, dicevo all'inizio.
Se ci fosse meno aggressività, meno caos, meno lotta per stare davanti agli altri, anche se significa un "vantaggio" di solo mezzo metro, il traffico magari sarebbe lo stesso (forse), ma starci dentro sarebbe molto meno stressante.
Un piccolissimo esempio, da ciclista. Con la bici, ai semafori tento di mettermi davanti ai mezzi motorizzati per non respirarne gli scarichi. Davanti, ma ben posizionato sulla destra, sia chiaro. Immagino che lo stesso, per la stessa ragione, cerchino di fare gli scooteristi. Ma allora perché, ogni volta sistematicamente, uno o due di loro mi si piazzano davanti, facendo slalom improbabili per arrivare lì, spesso sfiorandomi, sempre intossicandomi, anche se io non emetto gas di scarico?
Io la chiamo aggressività e mancanza di attenzione e di rispetto verso l'altro.
Tu come la chiami?

2 commenti:

  1. Assolutamente d'accordo. La statistica inoltre migliorerebbe ulteriormente se lo stesso 10% prendesse i mezzi pubblici, o comunque lasciasse il mezzo privato al primo nodo di scambio sulla sua via d'accesso alla città.

    E come ciclista, non posso che sottoscrivere totalmente quello che hai detto.

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  2. Lieto di leggerti e di sentire che siamo in sintonia.
    A presto

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