domenica 15 luglio 2012

Battuta d'arresto per l'utilizzo della bici, piace ma stenta ad imporsi


Oggi riprendo un articolo letto su Tiscali, ma di provenienza Adnkronos. Ringrazio gli autori e spero di non aver infranto qualche legge.

Roma, 21 mag. - (Adnkronos) - La bicicletta è il mezzo che più di altri permette di meglio trascorrere il proprio tempo libero. Ciò nonostante le due ruote stentano ad imporsi come mezzo di mobilità alternativo e registrano una battuta d'arresto. A scattare l'istantanea è l'Osservatorio Audimob di Isfort, l'Istituto superiore formazione e ricerca per i trasporti.
In particolare dall'indagine emerge che il peso complessivo della bicicletta ha conosciuto una forte crescita nel triennio 2004-2007, raddoppiando la propria quota modale (dal 2% al 4% del totale degli spostamenti degli italiani con un'età compresa tra 14 e 80 anni), per poi lentamente ripiegare, con percentuali che negli ultimi anni tendono a variare intorno al 3,5% (fig. 1). Si tratta di valori, che come sottolinea l'istituto, ancora molto distanti da quelli a due cifre registrati in alcuni Paesi dell'Europa settentrionale.
Analizzando con più dettaglio il profilo degli utenti della bicicletta, nel 2011 gli spostamenti con le due ruote non motorizzate sono stati effettuati essenzialmente dagli uomini (il 53% del totale), dagli occupati (ben il 48% contro, ad esempio, l'11,7% degli studenti), da chi vive nelle città di media-grande dimensione e nelle regioni del nord-est dell'Italia. Qui si concentra quasi la metà del totale degli viaggi in bici (il 46,4%), a fronte di un modestissimo 6,8% registrato nelle regioni del Sud e un 12,8% in quelle del centro.
La bicicletta rimane, però, il mezzo migliore per trascorrere il tempo libero. E' questa la motivazione principale nella scelta delle due ruote espressa dagli italiani, seguono le proprietà salutiste e la capacità della bicicletta di dribblare il traffico e le code. Nella precedente rilevazione del 2007 i primi due fattori di scelta occupavano posizioni inverse, e ciò sottolinea la crescita dell'uso della bicicletta per il tempo libero (dal 28,9% al 33,3%) e la contrazione del suo utilizzo per motivazioni salutiste (dal 32,1% al 28,9%).
Sicuramente meno significative sono le motivazioni di tipo economico o ecologico. Tuttavia, aumenta la quota di ciclisti che utilizza le due ruote per risparmiare, forse anche per effetto dell'attuale crisi economica (dal 9% al 10,8%), mentre si riduce ancora la fetta di chi pedalando vuole combattere l'inquinamento (dal 9% al 7,7%). Le piste ciclabili e la sicurezza rappresentano le chiavi di volta per la crescita della bicicletta.
Secondo l'opinione degli intervistati è, infatti, fondamentale realizzare nuove infrastrutture 'dedicate', in particolare piste ciclabili estese e soprattutto sicure, difese dai pericoli derivanti dal traffico stradale. Secondo l'analisi dell'Isfort, è probabile che questa scarsa percezione di politiche incisive per l'uso della bicicletta sia una delle cause dell'incremento degli intervistati che dichiarano di non possedere una bicicletta o di non avere alcuna intenzione di utilizzarla: il 34% del totale nel 2011, ben il 5,9% in più rispetto al 2007.
21 maggio 2012

Dati statistici a parte, non è che questo testo illumini qualcosa di nuovo, salvo quanto sia sentita la necessità di piste ciclabili, al punto che il non averle fa escludere l'uso della bici.
La quasi totalità dei non ciclisti con cui parlo mi guardano con un misto di ammirazione e riprovazione per il mio coraggio nell'andare in bici nel traffico romano. In altre parole, secondo molti è da pazzi farlo!
Ora mi chiedo: è mai possibile che i pazzi siamo noi ciclisti urbani e non quelli che rendono pazzesco andare in bici?

Nessun commento:

Posta un commento